di
Massimo Mazzucco
Il Dott. Andrew Zimmerman è considerato uno dei migliori neurologi pediatrici al mondo. Ma ha un brutto difetto: quello di dire la verità. E questo difetto gli è costato una avventura che lo ha portato a denunciare il Ministero della Sanità americano per aver perpetrato una frode gigantesca ai danni dei suoi cittadini: aver mentito intenzionalmente sui reali danni causati dai vaccini, deprivando nel contempo oltre 5.000 famiglie da una giusta compensazione per i danni subiti.
Ma andiamo con ordine.
Negli anni 80 il governo americano ha creato un tribunale speciale – popolarmente chiamato “vaccine court“, o “tribunale dei vaccini” – il cui compito era quello di esaminare le crescenti denunce dei cittadini americani per presunti danni da vaccino, e di compensare adeguatamente i casi in cui fosse stata riscontrata una correlazione diretta tra vaccinazione e danno subito.
Questo tribunale si ritrovò così, nei primi anni 2000, con un carico di oltre 5000 denunce per presunti danni da vaccino, addebitati alla presenza del Thimerosal (mercurio) nel vaccino trivalente morbillo-parotite- rosolia (MPR).
Di fronte a questa valanga inaspettata di denunce, il tribunale rischiava un esborso potenziale di svariati miliardi di dollari, cosa che ovviamente avrebbe mandato in bancarotta l’intero sistema governativo. A quel punto il tribunale decise che avrebbero dibattuto sei casi “esemplari”, presi fra le migliaia di denunce ricevute, stabilendo che la sentenza su questi sei casi avrebbe avuto valore per tutte le denunce, passate e presenti e future, relative ai danni da vaccini col mercurio. In altre parole, la sentenza dei sei casi esaminati avrebbe stabilito anche il destino delle oltre 5000 cause pendenti.
Non è quindi difficile immaginare quanta importanza avesse per il governo americano – che agiva in vece delle case farmaceutiche – riuscire a dimostrare che non vi fosse alcuna correlazione fra mercurio e autismo.
E’ qui che entra in scena il dottor Zimmerman, che fu scelto come esperto da parte del governo americano proprio per la sua grande reputazione come neurologo pediatrico. Era considerato uno “star witness”, un “testimone stellare”.
Il primo caso dibattuto (nel 2007) fu quello di Michelle Cedillo, una bambina che aveva sviluppato l’autismo subito dopo una vaccinazione di MPR. Dopo un lungo dibattimento, nella sua valutazione ufficiale il dottor Zimmerman dichiarò che: “Non esistono basi scientifiche per stabilire una correlazione fra il vaccino MPR o la presenza di mercurio con l’autismo”.
Il dottor Zimmerman però temeva di essere “manipolato”, e volle chiarire privatamente con gli avvocati del Ministero della Sanità che la sua valutazione era limitata al caso di Michelle Cedillo, ma che lui era convinto che in altri casi esistesse una correlazione diretta fra mercurio e autismo.
Questo avveniva il venerdì. Durante il weekend, il dottor Zimmerman ricevette una telefonata da parte degli avvocati del ministero, i quali gli comunicavano che i suoi servizi non erano più richiesti. Il lunedì seguente avrebbe potuto fare a meno di presentarsi in tribunale, perché il suo posto era stato preso da qualcun altro.
In altre parole, il dottor Zimmerman è stato licenziato in tronco, per evitare che la sua opinione sulla possibile correlazione fra mercurio e autismo potesse entrare a far parte dei documenti ufficiali.
In seguito, a conclusione del processo (che ovviamente “non trovò” nessuna correlazione fra vaccini e autismo), il dottor Zimmerman si rese conto che la sua frase “non esistono basi scientifiche per stabilire una correlazione fra il vaccino MPR o la presenza di mercurio con l’autismo” era stata usata non per il caso specifico, ma come dichiarazione generale che è servita, all’atto pratico, ad annullare in un colpo solo, le giuste richieste di oltre 5000 famiglie che attendevano l’esito di quella sentenza. Oltre che a servire da precedente legale per poter annullare qualunque richiesta futura da parte dei danneggiati da vaccino.
A quel punto il dottor Zimmerman ha contattato Robert Kennedy junior – l’attivista per la sicurezza sui vaccini – il quale gli ha consigliato di fare una dichiarazione giurata, nella quale mettere nero su bianco tutto quello che gli è successo.
Impugnando questa dichiarazione giurata, Robert Kennedy ha fatto richiesta al ministero di giustizia americano perché venga aperta un’inchiesta per frode e ostruzione di giustizia relativa al caso in questione.
Ovviamente, sappiamo già tutti in questa inchiesta non verrà mai aperta. Ma intanto, il caso Zimmerman diventa un altro episodio di una serie sempre più lunga di casi di corruzione e di insabbiamento intenzionale da parte del governo americano, che ovviamente non protegge gli interessi dei propri cittadini, ma quelli delle multinazionali del farmaco.
Qui trovate la dichiarazione giurata integrale di Zimmerman
Il caso è stato riproposto di recente in televisione dalla giornalista investigativa Sharyl Attkisson