DI WARD CHURCHILL
Tierra y Vida
Lo spettro di Hannibal Lecter
Nel momento in cui capiremo che la civilta’ e’ Hannibal Lecter, finiremo di tentare di prevenire il suo collasso e l’inequivocabile morte. Carolyn Baker
In questo momento, l’intero pianeta e’ incatenato, figurativamente, in una stanza con l’equivalente socioculturale di Hannibal Lecter. Un individuo raffinato e buongustaio, intriso di grazia indelebile e fascino, che distrae le sue vittime, anche mentre sta affilando la sua lama. A suo agio nei pasti solitari coi fegati delle sue vittime, banchettando a lume di candela, accompagnato da musica delicata e buon vino. Un rituale perpetuo, nascosto e negato per poter essere ripetuto.
La patologia di Lecter e’ perfetta; dalle profondita’ del suo disprezzo per gli inferiori di cui si nutre, egli si propone come loro saggio e terapista, incomparabilmente dotato dell’abilita’ nel spiegare loro i significati piu’ reconditi, si dichiara il loro salvatore. Il suo successo e’ dovuto alla devozione delle sue prede. In definitiva, fino a quando Lecter e’ capace di mantenere la sua maschera di onnipotente gentilezza, egli non puo’ essere fermato. L’equivalente socioculturale di Hannibal Lecter, e’ il nocciolo della “civilizzazione” espansionistica Europea che ha raggiunto tali limiti da inghiottire il pianeta.
Nell’aver a che fare con Lecter, non vi e’ alcun scopo utile nel cimentarsi in biografie comprensive, nel raccontare le sfumature della sua adolescenza, e catalogare i suoi vari e numerosi progressi, siano essi reali o immaginari. La narrazione di questi episodi e’ altamente diversiva, e gli permette di continuare senza sosta. Piu spesso cio’ innavvertitamente gli serve per perfezionare la sua maschera, permettendogli non solo la continuazione dell’impresa, ma di proseguirla con maggiore arroganza ed efficienza. Peggio ancora, il biografo e’ consapevole della cattiveria nascosta sotto la patina di civilta’ del soggetto, ma per via del fascino morboso e del desiderio di conpartecipazione, egli deliberatamente offusca la verita’ per permettere la perpetuazione incontrollata delle sue attivita’ omicide. Il biografo quindi rivela non solo una complicita’ volontaria verso i crimini del soggetto, ma anche una patologia virulenta per proprio conto. Questa e’ ed e’ sempre stata la relazione tra la “responsible scholarship” e l’ Europa espansionista e le sue societa’ derivate[1].
L’unica, legittimata funzione delle informazioni raccolte su Lecter, e’ quella che serve a smascherarlo e fermarne l’attivita’. Lo scopo dell’arresto non sta nell’affliggere il castigo per lo psicopatico, (dopo tutto egli e’ mentalmente disturbato e conseguentemente non in grado di controllare i suoi impulsi letali), ma di porre fine alle sue attivita’. Ed e’ anche teoricamente possibile che una volta depotenziato, egli possa essere curato. Il punto comunque e’ capire cio’ che e’ e cio’ che fa, bene a sufficienza per fermarlo. Questo e’ il ruolo che dovrebbe essere scontato della “cultura coscienziosa” nei confronti della Eurosupremazia, se la cultura in se’ vuole avere un ruolo positivo e costruttivo. La cultura non e’ mai neutrale o obbiettiva; essa lavora sempre o per lo psicopatico o contro di lui, per mistificare la realta’ socioculturale o per decifrarla, e quindi per prendere azioni correttive o preventive.
Uno dei migliori punti di partenza per sforzarsi di capire e catturare la vera forma ed il significato dell’Eurocentrismo, puo’ essere l’analisi della vita, dei tempi e del lascito di Cristoforo Colombo. Da allora gli Eurocentristi del mondo si sono dati manforte nell’utilizzarlo come il principale, forse l’unico rappresentante della loro eredita’ collettiva, facendo questo con un apparente senso di gioia collettiva, tale da rendere la questione difficile da interpretare. Difatti coloro che cercano di dedicare la propria formazione culturale per arrestare lo psicopatico che siede nelle nostre stanze, non hanno altra alternativa che usarlo quale primario veicolo espressivo. Quindi per fare questo dobbiamo approciarlo (Colombo) attraverso lo spiegamento di strumenti analitici che gli permettano di essere utilizzato quale mezzo di spiegazione, una lente per fare luce su fenomeni quali la psicologia di massa del fascismo e razzismo, un mezzo con il quale sfrondare l’Eurocentrismo dal suo camuffamento, esponendone i veri contorni, rivelandone la duratura coerenza delle dinamiche che ne hanno forgiato l’evoluzione.
Forse attraverso questi sforzi possiamo cominciare a comprendere l’apparentemente incomprensibile fatto che cosi tante persone stiano attualmente facendo la coda per associarsi con un uomo dalle cui memorie si diffonde il nauseante puzzo di tirannia e genocidio. Da qui, puo’ essere possibile almeno capire il significato nascosto degli incontri di Norimberga, o gli spettacoli nelle piazze di Roma durante i quali venne giurata fedelta’ a Mussolini, e per l’incredibile e frenetico sostegno patriottico militare che ha coinvolto il pubblico Statunitense molto dopo. Se ci forziamo di vedere le cose con chiarezza, possiamo capire. Se capiamo, possiamo arrestare il processo. Se lo arrestiamo, forse possiamo fermare lo psicopatico prima che uccida ancora. Siamo obbligati a provarci, se non altro, per un senso di auto conservazione . Chissa’, possiamo anche riuscirci. Ma innanzitutto dobbiamo smettere di mentirci, o permettere ad altri di farlo per noi, riguardo a chi condivide con noi la nostra stanza.
NOTA DEL TRADUTTORE
[1] Con “responsible scholarship”, si intende un percorso culturale, ad ogni livello, dallo studente al professore, agli opinionisti e giornalisti, che sia espressione della coscienza e senza finalita’ politiche. Pur non presupponendo l’adozione a priori di atteggiamenti contestatori dell’ideologia comune, viene giudicato intellettualmente ingiusto non contrastare la visione comunemente accettata, della societa’ o della storia, sia per conformismo che per paura di conseguenze nell’ambito professionale. In sostanza l’adozione di una morale intellettuale finalizzata ad una seria e obbiettiva analisi dei fatti, anche se questo significa andare contro corrente. Per semplificazione il concetto viene condensato in “cultura coscienziosa”.
Titolo originale: “WHY CIVILIZATION MUST DIE: The Specter of Hannibal Lecter”, brano tratto da “Deconstructing the Columbus Myth”
Fonte: http://tierra-y-vida.blogspot.com
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28.11.2008
Fonte edizione italiana: www.comedochisciotte.org
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MASSIMILIANO MANCINI