Prendete un vecchio monitor da 15 o più pollici, almeno che si accenda, non importa se l’immagine è pessima, anzi meglio così lo pagate meno (io li
raccolgo vicino ai cassonetti, e alcuni sono anche buoni).
Passo uno:
assicuratevi che sul retro del monitor ci sia scritto un valore di tensione di almeno 27 mila volts ( 27kV ) come da immagine qui sotto (cerchio verde).
Passo due:
ponetelo a testa in giù ed apritelo (svitare tutte le viti please) cercando il cavo collegato al tubo catodico.
Si trova molto facilmente dato che è un grosso cavo attaccato ad una ventosa di gomma.
Passo tre:
staccate il cavo dal tubo catodico con una pinza e collegatelo ad un cavo qualsiasi ben isolato, nel frattempo collegate allo chassis del monitor (una cassa in
metallo che fa da presa di terra) un altro cavo magari uno di quelli con le pinzette (sempre isolato).
Passo quattro:
richiudete il tutto facendo attenzione a non scollegare i cavi, il gioco è fatto!
Ora, cosa importantissima, quando collegate il cavo della corrente a 220 volts fatelo ad una piattina che abbia un interruttore tipo l’immagine qui sotto e accendete
il monitor con la piattina spenta in modo da poter controllare l’accensione del monitor SOLO dalla piattina.
Altra cosa importantissima è quella di NON toccare MAI i cavi a monitor acceso!!!
Inoltre dopo aver spento il monitor (sempre dalla piattina),dovreste fare in modo di far toccare tra di loro i due cavi (con una pinza isolante) in modo da scaricare la
carica all’interno del monitor (in realtà nel condensatore di HV) che può rimanere attiva per molto tempo!!!
Alla fine dovreste avere una configurazione simile:
Va da sè che NON sono responsabile di eventuali incidenti che potrebbero capitarvi, dato che si lavora sull’alta tensione: una scarica ben presa potrebbe mettervi
KO all’istante FATE MOLTA ATTENZIONE !!!
Se avete impressioni dubbie o altre perplessità non esitate a comunicarmelo scrivendo a gelo4@yahoo.com
Fonte: http://www.gelo4.150m.com/monitorgelo4.htm