Più affezionati lettori ci chiedono di commentare l’articolo "La crescita mondiale ha raggiunto il limite" che ha già fatto più volte il giro del web, pubblicato in italia da Comedonchisciotte .
Come sapete, non facciamo mistero del ritenere che questa crisi è a nostro avviso un momento di svolta epocale nella storia umana.
Che sia la fine dell’era del petrolio, o fine del dollaro che sia, non è rilevante. Il succo del discorso è a nostro avviso in questa frase dell’articolo citato:
Pensiamo che la crisi economica attuale costituisca una svolta fondamentale nella nostra storia. L’economia mondiale ha incontestabilmente raggiunto i suoi limiti di crescita.
Il Ciclo di Vita
Tutto cio’ che ha un inizio ha uno sviluppo, una maturità e quindi un declino.
Questo è cio’ che si insegna nelle facoltà economiche sotto il nome Ciclo di Vita. Puo’ essere di un prodotto, di un servizio, di un fenomeno economico.
Non solo economico, pensateci: è così per tutto cio’ che nasce o quasi. Dal pechinese della vecchia zia che sembra non morire mai e alla fine muore (il cane, ma anche la zia), dalla mela che abbiamo davanti per pranzo all’impero ottomano, dal virus ebola al Rinascimento, a Digg (gli affezionati lettori perdoneranno l’accostamento).
- Una cosa nasce, quasi senza essere vista.
- Poi entra nella fase della crescita rapida.
- Infine smette di crescere e si stabilizza.
- Poi entra nella fase finale di declino.
- E, se non si rinnova, finisce.
Qui il classico grafico di scuola
Qui qualche altro grafico a caso:
Il traffico di Digg secondo Alexa comparato con la curva standard del ciclo di vita
Ciclo di vita del lievito di birra
Le fasi finali tutte convergenti
Guardatevi intorno: in questo momento storico sono molte le cose che stanno finendo.
Certo, cose economiche come il dollaro, il debito, (forse) il petrolio, ma non solo.
Cicli secolari, alcuni millenari, stanno mostrando gli inevitabili segni del declino.
Le religioni sono in crisi, i valori occidentali sono in declino, così come sono già scomparse intere razze animali, ecosistemi, lingue umane.
Considerate anche i più palesi segni di demenza senile della civiltà umana:
- Esplosioni nucleari nell’atmosfera
- Una chiazza di bottiglie di plastica nel’oceano grande come mezzo continente
- Ambiente inquinato in tutto il pianeta
- Cibo avvelenato che provoca malattie, e non ci riferiamo alle cozze andate a male
E ci fermiamo qui per pudore caprino.
Ora, tutte queste fasi conclusive, con tutti i sintomi già manifesti, stanno tutte convergendo in questi mesi ed anni sotto ai nostri occhi.
Questo è un fenomeno di portata epocale.
Ripetiamo spesso che questi meccanismi sono di portata così grande che non si riescono a vedere proprio a causa della loro stessa ampiezza.
Sono così grandi che, appena messi in moto, possono sembrare ancora fermi. Eppure sono già in moto e sono troppo grandi per poter essere arrestati.
L’autunno caldissimo
Ora ci aspetta il prossimo autunno, che alcuni analisti hanno già indicato come un radicale momento di svolta. Europe2020 ha più volte indicato la fine dell’estate 2009 come un momento potenzialmente drammatico per l’economia.
Di per sè, una fase economica di declino in autunno non sarebbe particolarmente grave.
Crisi e ripresa, ne abbiamo viste molte.
Le cose pero’ sono diverse quando osserviamo una fase economica di declino in autunno all’interno di altri fenomeni via via più grandi e tutti in fase di declino.
Per citarne alcuni: la più grande crisi economica della storia, il collasso della valuta di riserva mondiale, la sfiducia generalizzata delle persone nei valori e nelle organizzazioni, un pianeta in crisi a livello energetico ed ambientale.
Sono queste crisi e fasi di declino tutte convergenti, e convergono tutte qui e ora.
La fine dell’economia (e di tutto il resto)
Forse gli apprendisti stregoni della liquidità e delle banche centrali riusciranno a rimandare ancora in là di qualche tempo l’inevitabile fase di declino dell’economia, ma non possono rinviare le fasi di declino di lungo periodo tutte convergenti.
Queste sono già in moto e sono inarrestabili, aspettano solo il fattore scatenante (che puo’ un fattore essere economico o meno) per diventare manifeste ai più.
La grande opportunità
La fase di declino è solitamente l’autostrada verso la fine, a meno che non intervenga un cambiamento radicale.
Ed è qui che a nostro avviso risiede la grande opportunità che abbiamo davanti.
Anche i più accaniti complottisti non possono credere che un processo di questa portata sia interamente controllabile e gestibile da un piccolo gruppo di persone (grande a piacere, e che comunque ci proverà). Sono troppe le variabili in gioco.
In mancanza di un impossibile controllo o indirizzamento, la direzione che prenderà il futuro dipenderà veramente ed esclusivamente dalle scelte che tutti noi, come genere umano e come ognuno di noi, faremo e che già stiamo facendo.
E siamo fermamente convinti che oggi ci sono sempre più persone consapevoli che la vita è qualcosa di più di obbedire, che la vita merita di essere gioiosa e piena di soddisfazioni, che esiste un bene prezioso che non ha prezzo e non puo’ e non deve essere mai sacrificata:
la libertà di essere sè stessi.