di
Felice Capretta
Principio nuovo ordine mondiale, Tremonti
Tgcom ci propone una interessante e molto rilevante notizia sul passato da cantante del nuovo premier nipponico: Yukio Hatoyama. Cita anche il titolo originale giapponese con la traduzione: "Alzati in volo, colomba della pace".
Già.
Probabilmente il giornalista ha percepito una certa affinità con il premier italiano nonche’ suo datore di lavoro, come ci ricorda Der Spiegel. O forse è un requisito per potersi dichiarare un giorno il miglior premier giapponese, anzi imperatore, degli ultimi 150 anni.
Nientemeno.
Forse sarebbe stato più utile dare particolare risalto alle dichiarazioni del Ministro Tremonti, intervenuto sabato alla cosiddetta "scuola politica del Pdl" a Gubbio.
Risulta infatti che, secondo Tremonti,
Nell’autunno scorso siamo andati molto vicini a una rottura di sistema, non solo abbiamo rischiato la caduta delle borse ma la rottura di meccanismi finanziari che avrebbero potuto determinare effetti uguali a una guerra anche se non combattuta.
Ohibo’. Tremonti se ne accorge ora.
Non è certo una novità per gli affezionati lettori scorrettamente informati, che sanno bene che siamo andati per ben due volte vicini al collasso totale dell’economia.
Si vedano a tal riguardo i due post precedenti
Prosegue Tremonti:
Ne siamo usciti con il principio di un nuovo ordine mondiale.
E’ iniziato il disegno di una nuova tabula mundi.
Il principio di un Nuovo Ordine Mondiale.
Uhm.
Si accoda il Tremonti a Padoa Schioppa e al presidente Giorgio Napolitano: un tema molto caro a quest’ultimo, come ha dichiarato nel 2007 e nel 2009.
Ancora:
La crisi non è stata causata solo da fatti economici, ma ha cambiato l’assetto geopolitico.
Non è solo economica, è anche politica e ha anche effetti politici.
[…]
Non so il formato, se G7, G14 o G20, la questione fondamentale è sui contenuti, si sta formando una nuova governance del mondo, la meccanica politica sta cambiando, il valore storico è uguale a quando cadde l’impero romano
Casomai qualcuno avesse ancora dei dubbi sulla portata epocale della crisi.
Tremonti stesso afferma che l’ampiezza degli sconvolgimenti della crisi è globale e la portata pesa quanto il crollo dell’impero romano.
Buongiorno, Tremonti.
Grazie per le parole esplicite.
Questo comunque ci riporta al tema scottante degli ultimi giorni, su cui stiamo ruminando un post: il peggio è veramente passato o è da venire?
In attesa dell’imminente GEAB Report di settembre, porgiamo agli affezionatissimi i consueti