di
Corrado Penna
Riporto qui due dei migliori articoli da me letti di recente sulla storia del cosiddetto "attentato aereo natalizio" realizzato con la tecnica del "pacco bomba nelle mutande", che servirà ad innescare la solita paura artificiale e giustificare nuovi interventi armati e/o nuove misure repressive.
C’è già chi prevede l’utilizzo di body-scanner, strumenti che ovviamente emettono radiazioni nocive (e non danno nemmeno troppe garanzie nel rilevamento di eventuali esplosivi), come se non bastassero la nocività delle scie chimiche, delle onde elettromagnetiche in cui siamo ormai immersi, la tossicità dei vaccini e dei mille altri veleni che ci circondano.
In effetti esistono due tipi di body scanner, uno utilizza onde elettromagnetiche di lunghezza d’onda millimetrica e l’altro addirittura raggi x; questi ultimi sono ben noti per la loro dannosità, che è proporzionale alla dose ricevuta, e sono una delle principali cause della leucemia.
Ben sapendo come gli attentati dell’11 settembre e di Londra siano stati pianificati da enti governativi e servizi segreti, ben sapendo che anche in Italia la strategia della tensione è sempre stata realizzata manipolando estremisti di sinistra e di destra, manovrandoli e facendoli controllare dai servizi segreti, ricordando come sono sempre stranamente utili questi attentati che, guarda caso, servono sempre a giustificare guerre, legittimare la proclamazione di leggi d’emergenza, giustificare la sospensione dei diritti costituzionali, far dimenticare processi, anche prima di leggere questi articoli era chiaro probabilmente a molti di voi che la storia di questo attentato "puzzava un po’ troppo".
Ed infatti …
Ed infatti …
LA TRAPPOLA: DISUMANIZZARE
articolo di Solange Mafredi pubblicato sul blog di Paolo Franceschetti
Più passano gli anni e più mi sembra di essere una protagonista del film The Truman Show .
L’ultima chicca è arrivata il giorno di Natale con la notizia del fallito attentato al volo Amsterdam – Detroit.
Secondo quanto riportato dai media di tutto il mondo, il terrorista islamico, un nigeriano di 23 anni, nascondeva dell’esplosivo nelle mutande, nella zona tra testicoli ed ano (non si è capito bene se l’attentatore avesse addirittura un cilindro di esplosivo inserito nell’orifizio anale).
Ovviamente il giovane attentatore ha deciso di compiere le operazioni necessarie all’innesco non nella toilette dell’aereo, come sarebbe stato logico, oltre che sicuro, visto dove trasportava l’esplosivo, ma comodamente seduto al suo posto, probabilmente convinto che nessuno dei passeggeri avrebbe notato un giovane uomo, mal vestito, che, sbottonati i pantaloni, armeggiava tra i testicoli.
Come nelle migliori fiction americane, un passeggero, notato del fumo, si lanciava sul terrorista e lo immobilizzava, mentre l’equipaggio gettava sul pube del nigeriano dell’acqua per evitare la detonazione dell’ordigno ormai innescato.
L’attentato veniva sventato, dunque, grazie al coraggio dei passeggeri.
Il giovane nigeriano ammetteva subito di essere un terrorista e di essere stato addestrato per compiere l’attentato suicida da Al Qaida nello Yemen. Pronta la risposta americana: è già pronto il raid punitivo verso il paese “canaglia”.
I media si dimenticavano, però, di aggiungere a questa toccante “favola” di Natale le dichiarazioni di tre passeggeri del miracolato volo, ovvero:
– quella dei coniugi Kurt e Lori Haskell, i quali hanno dichiarato che mentre attendevano di salire sul volo hanno assistito alla seguente scena: il futuro attentatore viene accompagnato all’imbarco da un uomo vestito in modo elegante (l’attentatore era mal vestito) che chiede al personale di far imbarcare il futuro attentatore seppur senza passaporto affermando: “E’ del Sudan, noi lo facciamo sempre”. Noi chi? Non si sa, comunque l’attentatore viene imbarcato; (1)
– quella della sig. Patricia Keepman (2), sul volo insieme alla figlia, la quale ha dichiarato che sull’aereo vi era un uomo che, con una telecamera, ha ripreso l’intero volo, compreso il tentativo del terrorista nigeriano di far esplodere l’ordigno, ripresa quest’ultima avvenuta con estrema calma. (3)
Dunque in questo “presunto” miracolo di Natale abbiamo:
– un “presunto” terrorista che viene accompagnato all’imbarco da un misterioso uomo che gli permette di salire sull’aereo addirittura senza passaporto;
– un passeggero che, cosa assai inconsueta, decide con una telecamera di riprendere tutto il volo (chiunque abbia volato sa quanto possa essere interessante riprendere ogni minuto di un volo transoceanico, si può riprendere chi mangia, chi dorme, chi legge, chi va in bagno, insomma emozionante, proprio il filmino da far vedere agli amici al ritorno dalla vacanza). L’improvvisato cameraman, però, in questo caso, ha una gran fortuna; infatti, non solo è seduto vicino all’attentatore ma questi, pur trasportando l’esplosivo nelle mutande, decide di compiere le operazioni di innesco dell’ordigno comodamente seduto al suo posto, così permettendo delle ottime riprese;
– in ultimo l’eroico passeggero che si getta sul terrorista immobilizzandolo è, guarda il caso, un regista.
Tralasciando di puntare la nostra attenzione su queste straordinarie, e fortunate, coincidenze due domande sorgono spontanee:
1. chi ha il potere di far imbarcare una persona senza passaporto?
2. visto che l’attentatore era “accompagnato” da una persona che aveva il potere di farlo imbarcare benché sprovvisto di documenti e pertanto senza che, presumibilmente, fosse sottoposto ad altri controlli, magari più approfonditi, perché l’esplosivo doveva essere nascosto proprio nelle mutande? Non poteva trasportarlo in una zona, diciamo, meno sensibile? Invece no, proprio nelle mutande, mutande che ci sono state anche mostrate in foto e che, forse per pregiudizio, apparivano pure un po’ ingiallite!
Perché dunque nelle mutande?
La risposta è forse nell’impatto psicologico che questa notizia doveva avere sulla popolazione per continuare ancora una volta, e con sempre maggior forza, a mostrarci i “presunti” terroristi islamici non come persone, ma come bestie.
E’ questo il fine: questa ennesima notizia (che io personalmente, come avrete capito, considero falsa), è stata così confezionata perché solo umiliando e degradando a bestie i c.d. “presunti” terroristi islamici, la c.d. società civile può accettare che su di loro vengano commesse le più grandi atrocità.
Alcuni mesi fa ho scritto un articolo sulla sentenza della Corte Costituzionale che legittimava l’apposizione del segreto di stato sull’operazione congiunta di uomini del Sismi e della CIA, che avevano rapito a scopo di tortura l’imam di Milano Abu Omar, sottolinenando come fossero stati violati i diritti umani di un cittadino e di come l’indifferenza dell’opinione pubblica a tale vicenda fosse un segno estremamente pericoloso.
A conferma di ciò, tra i commenti all’articolo, un lettore ha scritto: “…Non dimentichiamoci che i terroristi fanno strage di persone innocenti,\anche di loro concittadini,\per i loro fini. E secondo me queste persone vanno fermate con qualunque metodo… se io fossi il capo dei servizi segreti mi preoccuperei soprattutto dell’incolumità dei miei cittadini innocenti. Che poi questo comporti l’espulsione dall’Italia di terroristi pericolosi, magari con modalità anche poco ortodosse, è un’eventualità che non mi sconvolge e non mi fa gridare alla violazione di diritti(si parla di diritti umani e i terroristi di umanità ne hanno ben poca)”
Eccolo il meccanismo: i terroristi non hanno diritti perché non sono umani.
Attenzione perché questo è un meccanismo psicologico pericoloso. Non c’è stato genocidio nel XX secolo che non sia stato preceduto da questa precisa opera di “persuasione”: si deve inculcare nella popolazione paura ed odio verso avversari che devono essere disumanizzati, solo così qualsiasi atrocità può essere accettata e giustificata. Certo, le giustificazioni devono essere costruite con il tempo, lentamente, dal potere politico e dall’informazione (ovvero disinformazione). I passaggi sono sempre gli stessi:
1. Si devono usare termini specifici per definire gli avversari (es: feccia umana, bestie, ecc…);
2. Si devono presentare come persone prive di umanità (sporche, fanatiche, pronte a farsi esplodere in mezzo a civili innocenti, che usano bambini come scudo, che decapitano innocenti, che considerano normale stuprare le donne, ecc…);
3. Si deve inculcare nella popolazione la paura (ci stanno rubando il lavoro, stanno tentando di invaderci piano piano privandoci della nostra identità, che ci conquisteranno riempiendo il nostro paese di moschee che altro non solo che luoghi ove i terroristi si incontrano e progettano attentati contro i nostri figli, ecc…)
Ovviamente tutto ciò deve essere accompagnato da una intensa attività di intelligence per costruire false notizie e occultare la verità. Ma in questo i servizi segreti sono maestri e noi cadiamo nella trappola.
Così un sequestro a scopo di tortura diventa un’espulsione non ortodossa doverosa da parte del capo dei servizi segreti per la tutela dei cittadini. L’operazione, inoltre, non viene considerata eseguita in violazione dei diritti umani con la giustificazione che le persone sospettate di terrorismo non sono umane, sono bestie e, d’altronde, a quale uomo verrebbe mai in mente di uccidere vittime innocenti mettendosi dell’esplosivo nell’ano? Solo una bestia, appunto!
Ecco il fine psicologico che, probabilmente, aveva l’accurata preparazione di questo falso attentato, con tanto di diffusione dell’immagine delle mutande esplosive. Ecco ciò che sta accadendo. Ecco ciò che mi fa paura, mi fa paura perché quest’opera di persuasione viene attuata dai governi con la complicità dei media, e questo è un segnale veramente pericoloso. La storia, come ho già detto, insegna che a seguito di questa precisa opera di persuasione sono sempre seguiti genocidi, con rilevanti perdite da entrambe le parti.
Fonti:
2) http://www.620wtmj.com/news
3) http://www.infowars.com
I MEDICINALI DANNEGGIANO LA SALUTE PIU ’ DELLE MUTANDE ESPLOSIVE
articolo di Mike Adams tratto dal sito www.naturalnews.com
traduzione di Gianluca Freda
Poiché l’intero Nord America sembra ormai assillato dalla questione dei terroristi che indossano mutande esplosive, vorrei dire qualche parola su questa ultima trovata del teatrino della sicurezza che sembra aver paralizzato la nazione. Le terribili immagini della “mutanda bomba” hanno ormai fatto capolino su internet. Potete vederle, ad esempio, sul sito di ABC News.
Riporto con esattezza ciò che dice il testo nella pagina (non me lo sto inventando, è tutto drammaticamente vero): (Attenzione: una parte del contenuto che segue è piuttosto esplicito, proseguite nella lettura a vostro rischio…).
“La prima foto a sinistra mostra le mutande leggermente annerite e striate, con il pacco-bomba ancora al suo posto”.
Non so come voi la pensiate, ma io credo che se si ispezionasse la biancheria dei passeggeri che prendono l’aereo in questi giorni, si scoprirebbe che almeno metà di loro indossano mutande leggermente annerite e striate e con il “pacco bomba” ancora al suo posto.
La salute gastrointestinale della popolazione è spaventosa! E se a questo si aggiungono il cibo che si trova negli aeroporti e gli snack adulterati che vengono offerti durante il volo, potremmo dire che quasi ogni passeggero dell’aereo rischia di far esplodere un piccolo “pacco-bomba” prima di scendere dall’apparecchio (perché credete che si precipitino tutti verso l’uscita con tanta fretta?).
Il cibo adulterato ci ha reso tutti terroristi!
A dire il vero, non sono certo di quale sia la minaccia più grave alla salute pubblica: la pessima sicurezza aeroportuale o gli effetti della digestione dei pasti offerti durante il viaggio. Ma le due cose hanno un elemento in comune: la biancheria intima…
Come farvi scoppiare il culo senza far del male a nessuno
Il summenzionato articolo della ABC News prosegue affermando che le mutande di questo terrorista contenevano 80 grammi di un materiale esplosivo chiamato PETN, che i test eseguiti dal governo hanno rivelato essere in grado di aprire un (piccolo) buco sulla paratia di un aereo.
Una rivelazione brillante, non c’è che dire. Brillante davvero. L’idea che una mutanda esplosiva possa far saltare in aria un aereo è perfettamente logica, salvo per il piccolo particolare che ci sono di mezzo le chiappe del terrorista!
Se il pacco esplosivo fosse realmente detonato, vi dico esattamente cosa sarebbe successo: si sarebbe sentito un fragoroso botto, seguito dallo svolazzare di pezzi esplosi delle chiappe del terrorista all’interno dell’aereo.
Non sto facendo una battuta. Si tratta di una descrizione realistica del funzionamento di una bomba. Le bombe esplodono verso l’esterno, distruggendo prima di tutto ciò che si trova a loro più vicino. E questo tizio aveva la bomba infilata proprio tra le chiappe del culo. Una “bomba-strizzone”, se volete. Uno strizzone col botto.
Questa è una discussione seria. C’è stato, non molto tempo fa, il tentato omicidio di un principe del Medio Oriente. E’ stato riportato anche dalla stampa. L’assassino era riuscito in qualche modo a infilarsi l’esplosivo nell’ano – giuro che non me lo sto inventando – ed è riuscito a passare agevolmente attraverso i controlli di sicurezza. Poi si è diretto verso il suo bersaglio, ha azionato il detonatore e ha così fatto volare per tutta la stanza le proprie chiappe disintegrate… senza ferire nessun altro.
Brillante, vero?
Pensateci. Nei film sulla II Guerra Mondiale non vedete sempre dei soldati valorosi che si gettano con il proprio corpo su una granata lanciata dal nemico per proteggere i propri compagni dalla deflagrazione? Questo sistema funziona davvero, perché chiunque si trovi sopra la granata assorbe l’esplosione. E’ fisica di base.
Nel caso del terrorista strizzone, costui sta seduto direttamente sopra l’esplosivo! Chi pensate che finirà per assorbire tutta la potenza dello scoppio? Sarà il tizio che ci sta seduto sopra.
Questa è pura fisica. Una piccola bomba inserita nelle mutande qualcuno, rappresenta una minaccia solo per l’idiota che ha le mutande indosso.
La prima regola del costruttore di bombe è di evitare di sedercisi sopra quando esplodono.
Siete pregati di togliervi scarpe e mutande…
Com’era prevedibile, le autorità statunitensi hanno trasformato questa faccenda in una spaventosa minaccia alla sicurezza. E prima o dopo, tutto questo ci porterà a dover subire ordinarie perquisizioni nelle mutande!
Già me lo immagino: una fila di passeggeri attende nervosamente al ponte d’imbarco, pronti a salire a bordo dell’aereo, quando all’improvviso arrivano gli uomini della TSA e chiedono a tutti di togliersi la biancheria intima per una rapida ricerca di “esplosivi”.
La cosa triste è che molti americani sono ormai così rintronati dalla propaganda sulla sicurezza che probabilmente acconsentirebbero!
E allora perché non andare fino in fondo e varare nuove regole sulla sicurezza aeroportuale che chiedano ai passeggeri di imbarcarsi senza biancheria intima?
Il capitano parla al microfono e dice: “La visibilità è di 80 miglia, stiamo salendo a 29.000 piedi e ci aspettiamo una lieve brezza durante il volo…”.
Già, da adesso in poi dovremo toglierci gli slip quando saliamo su un aereo. Quando passate attraverso i controlli di sicurezza, potete mettere in un bidone le vostre bottigliette d’acqua, in un altro la biancheria e le mutandine, e il vostro rispetto per voi stessi in un altro ancora. Alla fine, se questi controlli di sicurezza diventano ancora un po’ più personali, finiranno per farci spogliare dalla testa ai piedi e per costringerci a indossare camici ospedalieri, incatenati ai sedili come detenuti in un volo di trasporto prigionieri. Una volta atterrati, potremo chiedere la restituzione della biancheria e, se tutto va bene, di una parte della nostra dignità perduta.
Il vostro reggiseno potrebbe contenere una bomba…
Non è divertente come le compagnie aeree saltino fuori con sempre nuovi oggetti che dobbiamo gettare via perché potrebbero essere una bomba? Ricordate quando potevamo tranquillamente portarci le bottiglie d’acqua sugli aeroplani? Quelli erano i bei vecchi tempi.
Poi un giorno proclamarono “la vostra acqua potrebbe essere una bomba” e ora milioni di passeggeri sono costretti a tirar fuori le loro bottigliette ai controlli di sicurezza e a gettarle nel cestino.
Poi se ne uscirono con l’idea che i terroristi potevano “mescolare liquidi binari” per creare bombe liquide nella toilette dell’aereo, e così misero al bando ogni tipo di sostanza liquida. Tanti saluti al dentifricio, alla soluzione per le lenti a contatto, alle tinture alle erbe e alle bevande nutritive. Getta tutto nel bidone se vuoi salire su questo aereo, amico!
Ora ce l’hanno con la nostra biancheria. E non passerà molto tempo che saremo costretti a metterci come mamma ci ha fatto e a porgere le mutande ai funzionari dell’aeroporto per una “ispezione”… subito prima di passare attraverso l’apparecchio a raggi X che scruta ogni parte del nostro corpo e la riproduce su uno schermo come se fossimo a culo nudo.
Aspettiamo solo che una donna terrorista nasconda, un giorno o l’altro, dell’esplosivo nel reggiseno. In seguito a ciò verranno varate nuove regole di sicurezza e i reggiseni saranno proibiti su tutti i voli. Niente mutande, niente reggiseno, niente acqua… ma che cavolo sta succedendo qui? Le compagnie aeree finiranno per raparci a zero e tatuarci codici a barre sull’avambraccio, nel timore di non capire più quale persona era ammanettata al sedile numero tot?
Sicurezza assurda
Tutto questo sta arrivando oltre il limite dell’assurdo. Se un terrorista vuole impacchettare una piccola quantità di esplosivo e mettersela nei pantaloni o infilarsela nel retto o impiantarsela chirurgicamente nell’addome, non c’è nulla che possiamo fare per impedirlo, tranne costringere ogni singolo passeggero a fare lo strip-tease.
E questa non è sicurezza: è solo un umiliante stato di polizia che tratta i suoi cittadini come criminali. Se siamo costretti a volare senza mutande e senza reggiseno, allora i terroristi hanno vinto!
Oltretutto, queste ridicole misure di sicurezza non hanno lo scopo di salvare vite! Se le autorità americane volessero salvare vite, vieterebbero l’aspartame, o la chemioterapia, o arresterebbero i farabutti delle compagnie farmaceutiche che assassinano più di centomila persone all’anno… un numero enormemente più grande delle vittime degli atti di terrorismo aereo (anche includendo l’11 settembre).
Se anche non esistesse nessun controllo aeroportuale, la probabilità di restare uccisi in un atto di terrorismo aereo sarebbe una frazione di quella di morire a causa dei farmaci in ogni anno che Dio manda in terra. Allora perché le autorità americane sbavano dietro la sicurezza degli aeroporti mentre tanti americani muoiono ogni giorno a causa della tossicità dei farmaci? Dal punto di vista statistico, il numero di persone uccise da prescrizioni mediche inadeguate equivale a quelle che resterebbero uccise se un jumbo di linea cascasse dal cielo e si schiantasse al suolo ogni santo giorno!
Eppure questa minaccia per la salute resta del tutto priva di menzione. Priva di accertamenti. Priva di attenzione.
Quindi, mentre oltre 100.000 americani muoiono ogni anno per aver assunto medicinali a rischio, i media vorrebbero che noi ci concentrassimo su un paio di mutande esplosive? Ma mi prendete per il culo?
Questa faccenda è diventata un circo a tutti gli effetti. Le vere minacce alla vostra sicurezza vengono ignorate, mentre minacce microscopiche vengono ingigantite come se rappresentassero per chiunque una questione di vita o di morte.
E nonostante ciò, sorprendentemente, la maggior parte dei passeggeri delle compagnie aeree non osano fiatare!
Questo serve a dimostrare quanto sia facile controllare la popolazione attraverso la paura. Non avrei mai creduto che la foto di un paio di mutande con tracce di frenata riuscisse a spaventare cento milioni di individui adulti fino al punto di spingerli a rinunciare alle proprie libertà, eppure a quanto pare è proprio questo che è accaduto.
E se istituissimo voli a “sicurezza zero”?
Mi è venuta un’idea: le compagnie aeree dovrebbero offrire, opzionalmente, voli di linea a “sicurezza zero”. Su questi voli non ci sarebbe nessun tipo di controllo di sicurezza. Chiunque possieda un porto d’armi valido potrebbe portare a bordo ogni arma che desidera; anche il pilota e il co-pilota sarebbero armati. Si potrebbero saltare i controlli di sicurezza, senza più raggi X, senza ispezioni, senza ritardi. Ci si limiterebbe a firmare una liberatoria e si potrebbe passare direttamente dal check-in al ponte d’imbarco, senza nessuna rottura di scatole.
Io sarei ben lieto di viaggiare su questi voli a sicurezza zero. Sapete perché? Perché il 99,99 % dei passeggeri di questi voli sarebbero poliziotti armati fino ai denti, ex militari armati fino ai denti, cittadini col porto d’armi armati fino ai denti. Qualsiasi terrorista abbastanza stupido da tentare un’azione su questi voli si troverebbe di fronte un esercito di passeggeri guardinghi.
I voli a sicurezza zero sarebbero gli aerei più sicuri del cielo, perché nessun terrorista, dirottatore o criminale oserebbe salire a bordo di uno di essi.
E in più, potremmo tenerci le mutande.