di Felice Capretta

Felice 2010 a tutti!
L’economia Americana ha perso 85000 posti di lavoro a Dicembre, peggio delle aspettative. L’irreale aria di ripresa continua a soffiare, e fa venire i dubbi anche ai peggiori teorici del collasso della società occidentale basata sul profitto.
Noi continuiamo a riportare le notizie che non appaiono facilmente, tanto più che le notizie della presunta ripresa continuano ad essere vivacemente sostenute dai media ufficiali, tra una notizia e l’altra (particolarmente degna di nota questa: violenta il coniglio della compagna, apparsa sul Boston Herald, grazie all’affezionata lettrice B! per la segnalazione).
Lasciamo dunque per un momento il coniglio al suo amaro destino (la bestiola ha tirato le cuoia, ahimè), e torniamo alla disoccupazione in USA.
L’irreale aria di ripresa e la disoccupazione in USA
Il dato in sè non sarebbe particolarmente drammatico: più o meno delle aspettative poco importa.
Sapete pero’ che predilegiamo le analisi di lungo periodo.
Vi proponiamo due grafici piuttosto interessanti.
Il primo, fonte Bureau of Labour Statistics, mostra la variazione del tasso di disoccupazione mese per mese durante le principali crisi degli USA negli ultimi 25 anni. Il tratto in blu mostra l’intensita’ della crisi attuale.
Nell’impressionante intensità che non ha paragoni con le crisi precedenti, sembra effettivamente che sia in corso una stabilizzazione.

Il secondo grafico invece mostra il rapporto tra occupazione e popolazione dal 1985 al 2009.

Spira l’irreale aria di ripresa.
H1N1, falsa pandemia intitola la free press
Sul fronte influenza A/H1N1, per una volta non possiamo che elevare un plauso alla stampa gratuita di Metro e City. Quest’ultimo in particolare oggi intitolava in prima pagina
L’influenza A “Una falsa pandemia orchestrata per fare miliardi con i vaccini”, citando Wolfang Wodarg, presidente della Commissione Sanità del Consiglio d’Europa.
Wodarg ha accusato le industrie farmaceutiche di aver influenzato l’Organizzazione Mondiale della Sanità affinché dichiarasse la pandemia: per far comprare ai governi di tutto il mondo i vaccini.
Questo l’articolo apparso a pagina 4 di City, mentre un articolo dello stesso tono è apparso su Metro in prima, seconda e terza pagina:

L’influenza A non solo era una “falsa pandemia” ma è stata orchestrata dalle case farmaceutiche per fare miliardi di euro con la vendita di medicine e vaccini.
L’accusa arriva da Wolfang Wodarg, il presidente tedesco della commissione Sanità del Consiglio d’Europa che ieri ha chiesto un’indagine accurata in merito.
Secondo Wodarg (ex membro dell’Spd, medico ed epidemiologo) le industrie farmaceutiche avrebbero influenzato la decisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di dichiarare la pandemia, anche infiltrando i propri uomini nell’organizzazione.
Risultato: le multinazionali del farmaco hanno accumulato “enormi guadagni” senza alcun rischio finanziario, mentre i governi di tutto il mondo hanno speso milioni di dollari nell’acquisto di vaccini per un’infezione che in realtà era molto meno aggressiva di una normale influenza.
Vaccini a saldo
Le accuse del Consiglio d’Europa (che ha definito il caso dell’influenza A come “uno dei più grandi scandali sanitari” del secolo) arrivano proprio mentre i governi di mezzo mondo stanno cercando di sbarazzarsi delle milioni di dosi di vaccino ordinate e rimaste inutilizzate: si pensi che la Francia ne ha acquistate 94 milioni per una popolazione di circa 63 milioni di abitanti.
L’Italia invece per ora ha decido di non “svendere”: il governo ha acquistato 24 milioni di dosi di vaccino dalla Novartis. Costo: circa 184 milioni di euro.

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