di
Felice Capretta
Pubblicato il dato trimestrale di Ericsson, che perde il 92% nel Q4 (quarto trimestre) del 2009 e tutto cio’ che riesce a fare Tgcom è parlare del camionista che si è incollato il cellulare all’orecchio.
Di seguito infatti vi riproponiamo l’interessante news di oggi, sezione Mondo, destinata a vincere il premio per il miglior articolo di giornalismo investigativo.
Ripara il cellulare con la colla a presa rapida e resta con l’orecchio incollato
Il 43enne è riuscito a staccare il telefono usando un cucchiaio perdendo uno strato di pelle. Conclude il brillante "giornalista"(?) citando lo spunto filosofico dell’Homer Simpson in carne ed ossa:
Mi ha fatto malissimo, certamente, ma la ferita più profonda è stata quella al mio orgoglio
Già.
L’orgoglio del giornalista che scrive una tal boiata, e del suo responsabile che ne autorizza la pubblicazione invece è intatto.
Se proprio non si voleva fare giornalismo investigativo, e nemmeno scomodarsi dalla sedia, si poteva almeno fare uno sforzo di qualche minuto a sfogliare le notizie internazionali alla ricerca di qualcosa di consistente.
Noi abbiamo scovato in un paio di click le seguenti news, particolarmente succose…
Ericsson: trimestrale; crollano utili (-92%) con calo domanda
Da CNN e Bloomberg ci arriva notizia del crollo verticale degli utili di Ericsson nel quarto trimestre del 2009.
Il primo produttore mondiale di infrastrutture per le reti mobili ha infatti visto contrarre l’utile della percentuale record del 92% e si è fermato a 314 milioni di corone (circa 30 milioni di euro), soprattutto a causa della flessione della domanda da parte delle compagnie telefoniche.
In pratica i gestori di telefonia in tutto il mondo hanno smesso di fare investimenti.
E infatti Hans Vestberg, amministratore delegato, ha dichiarato:
Nella seconda metà del 2009 le vendite di reti sono state colpite dalla riduzione della spesa da parte degli operatori in numerosi mercati
Previsto il taglio di 6500 posti di lavoro.
Suggeriamo ad Ericsson di differenziare l’offerta aprendo il mercato dei solventi per telefonini incollati all’orecchio, dal momento che per tgcom è in importante crescita (royalty a IS e affezionati lettori in caso di sviluppi miliardari).
Dalla Svezia agli USA il passo è breve…
Usa: Wal-Mart annuncia 10 mila licenziamenti
Wal-Mart ha annunciato che lascerà a casa diecimila persone nella sua catena Sam’s Club, circa 1 su 10 lavoratori della divisione.
Sam’s Club vende al dettaglio con prezzi all’ingrosso.
Oggi licenzia all’ingrosso con decisioni al dettaglio.
E parlando di ingrosso e dettaglio vien da pensare proprio al problema della forbice tra prezzi alla produzione, così da swissinfo
Usa: un quarto cereali per auto, non persone
Un quarto dei cereali coltivati negli Stati Uniti nel 2009 sono andati ad alimentare auto, non persone: lo ha scoperto uno studio dell’Earth Policy Institute che ha analizzato i dati del Dipartimento all’Agricoltura.
Le cifre 2009 mostrano che la produzione di etanolo è salita a livelli record grazie ai sussidi agli agricoltori e alle leggi che richiedono ai veicoli di usare quantità crescenti di biocarburanti.
Ester Brown, direttore dell’istituto che ha analizzato i dati, ha dichiarato:
Il grano coltivato per produrre carburante negli Usa nel 2009 sarebbe bastato a dar da mangiare a 330 milioni di persone per un anno
[…]
Continuando a destinare sempre più cibo a carburanti, come è attualmente obbligatorio per le leggi federali, non fa che rafforzare il drammatico aumento della fame nel mondo
Eppure il costo dei cereali alla produzione continua a scendere, tant’e’ che in Grecia continua la protesta…
Grecia: agricoltori, blocchi stradali continuano
Continua il blocco degli agricoltori greci, da dieci giorni in rivolta per chiedere immediati sussidi al settore in crisi. Dopo l’incontro inconcludente con il ministro dell’Agricoltura Katerina Batzeli, durante il quale Batzeli ha ribadito che non ci sono soldi, gli agricoltori si sono detti insoddisfatti ed hanno proseguito la protesta.
In dieci giorni il blocco ha provocato perdite per centinaia di milioni di euro, e altri gruppi di lavoratori agricoli saranno oggi ad Atene per proseguire le proteste.
Il porto di Igoumenitsa, che ha riaperto al traffico merci, consentendo il transito dei tir da e per l’Italia, in Italia, ma restano chiusi diversi valichi di frontiera con la Bulgaria e non solo.
Minacciato anche il blocco dei trasporti ferroviari Salonicco-Bulgaria.
Proseguono anche i blocchi dei principali nodi autostradali del Paese e sussiste la prospettiva di blocco anche di strade secondare, che potrebbe paralizzare completamente il traffico Atene-Salonicco.