DI
PAUL JOSEPH WATSON
Prison Planet.com
E’ solo una coincidenza che attentati sanguinosi avvengano subito dopo il “giorno dell’ira”, che ha visto cittadini russi protestare contro il carovita, e contro il governo, in oltre 50 città?
Precedenti attacchi terroristici in Russia erano opera dello sporco lavoro dei servizi di sicurezza.
Due distinte esplosioni hanno squarciato dei treni nella metro di Mosca, uccidendo almeno 34 persone durante le ore di punta del lunedì mattina, e sono stati imputati ad attentatrici suicide, anche se precedenti casi di terrorismo in Russia sono stati dimostrati essere opera del servizio di sicurezza stesso, lo FSB.
“La prima esplosione è avvenuta in un treno dopo che si era fermato alla stazione della Lubyanka al centro di Mosca, vicina ai quartieri generali del servizio di sicurezza FSB” ha riferito un portavoce russo per le emergenze alla AFP.
“La prima esplosione alla Lubyanka ha ucciso 22 persone e ne ha ferite 12. La seconda alla stazione di Park Kulturi ha fatto 12 morti e 7 feriti”, ha riferito AFP.
Il capo del Servizio di Sicurezza Federale Russo Alexander Bortnikov ha già accusato i ribelli ceceni per l’attentato, una spiegazione accettata passivamente dai media occidentali quali la BBC che stanno già pubblicando commenti sulla storia del terrorismo in Russia, evitando completamente di nominare il ruolo diretto del FSB in quasi tutti i maggiori attentati avvenuti negli ultimi 10 anni.
Dal momento che la spiegazione riguardante la responsabilità di due attentatrici suicide con esplosivi legati al corpo proviene direttamente dal FSB, la storia passata implica che possiamo solo prendere con estremo sospetto la storia ufficiale.
Il famigerato FSB ha una documentata storia di attentati “false flag” compiuti allo scopo di portare avanti obiettivi politici.
Vladimir Putin ottenne il potere a seguito di un regno del terrore orchestrato dal FSB nell’autunno del 1999, comprendente l’esplosione di interi palazzi in tutta la Russia e l’accusa degli attentati rivolta ai separatisti ceceni, permettendo così a Putin di iniziare una nuova guerra e di assicurarsi le elezioni presidenziali.
Gli agenti del FSB furono colti sul fatto mentre piazzavano esplosivi all’Hexogen sotto un palazzo a Ryazan. Le registrazioni indicano che la prima chiamata fatta dai “terroristi” dopo avere piazzato la bomba era diretta ai quartieri generali del FSB, mentre ai colpevoli veniva permesso dalle autorità di lasciare il paese.
Il FSB ammise di avere piazzato sacche di esplosivi, ma affermò successivamente che contenevano zucchero e venivano usate come parte di una esercitazione per testare le procedure di sicurezza. Le autorità prima affermarono che un attacco terroristico era stato sventato e che le sacche contenevano davvero Hexogen, sino a che il coinvolgimento del FSB venne scoperto. A quel punto la storia venne cambiata.
Alexei Kartofelnikov, il primo testimone a vedere gli esplosivi e a chiamare la polizia disse che la sostanza non era chiaramente zucchero, descrivendo il materiale come qualcosa dall’aspetto del riso ma di colore giallo – una chiara somiglianza alla descrizione dell’ Hexogen.
Il FSB piazzò veri esplosivi e venne colto sul fatto mentre inscenava un attentato terroristico “false flag”, venendo così costretto a elaborare una complicata storia di copertura mentre bloccava le indagini e metteva a tacere gli informatori.
Questo fatto, e molto altro, è documentato nell’eccellente documentario “The Assassination of Russia” che potete vedere da Google Video [Vedere la pagina originale dell’articolo su Prison Planet. N.d.r.].
Alexander Litvinenko, l’ex agente FSB che morì nel Novembre 2006 a Londra dopo essere stato avvelenato con polonio-210 radioattivo, aveva mostrato come il FSB era coinvolto nel terrorismo, nei rapimenti e negli omicidi su commissione nel suo libro del 2002 “Blowing Up Russia: Terror From Within”, scritto assieme a Yuri Felshtinsky.
La crisi degli ostaggi del settembre 2004 a Beslan, che portò alla morte di più di 300 persone tra cui molti bambini, un altro evento di cui vennero accusati terroristi ceceni, era anch’esso avvolto nelle contraddizioni e negli indizi che suggerivano un coinvolgimento dall’interno.
Un video che venne infine rilasciato nel 2007 mostrava le forze di sicurezza russe come probabili responsabili della prima esplosione durante l’evento.
Riferisce la Associated Press:
Un video che rimase segreto per quasi tre anni dopo l’orribile crisi di Beslan, ha gettato nuovi dubbi sulle conclusioni ufficiali su ciò che ha portato alla morte di 334 persone, più della metà delle quali bambini, durante uno dei peggiori attacchi terroristici in Russia.
Il filmato non è affatto definitivo, ma sembra portare credito alla teoria secondo cui le forze di sicurezza hanno almeno parte della responsabilità per l’alto costo in vite umane.
Le riprese mostrano che le esplosioni avvengono fuori degli edifici della scuola e contraddicono la spiegazione ufficiale che afferma che i militanti erano responsabili delle prime esplosioni, confermando così i resoconti fatti dai sopravvissuti su quanto avvenuto.
Come confermarono le nostre indagini al tempo, molti aspetti dell’assedio di Beslan forniscono incredibili contraddizioni alla storia ufficiale e indicano chiaramente che le forze russe hanno avuto un ruolo nell’inscenare o quanto meno nel provocare il massacro.
– L’indagine del Comitato Parlamentare scoprì il fatto che militari russi di alto grado erano coinvolti nel complotto e agirono da complici dei terroristi. Questi individui vennero qualificati dal Comitato come “con un grado più alto di maggiore e colonnello”.
– Un ex poliziotto venne anche scoperto far parte del complotto. Un ulteriore coinvolgimento della polizia venne successivamente confermato.
– La Commissione Parlamentare trovò anche prove del coinvolgimento di “un’agenzia di intelligence straniera” nel coordinamento del massacro.
– Giornalisti che riferirono dell’assedio di Beslan e scoprirono prove di un coinvolgimento interno vennero in seguito drogati e detenuti dalle autorità russe mentre l’insabbiamento procedeva a passi da gigante.
– Durante l’assedio le autorità russe si rifiutarono di rivelare quali fossero le richieste dei terroristi, bloccando tutte le comunicazioni telefoniche e affermando che i nastri contenenti le richieste dei terroristi erano vuoti.
– I presunti terroristi ceceni non parlavano nemmeno ceceno e ricevevano ordini dall’estero, secondo i resoconti.
Il massacro di Beslan avvenne nel mezzo di un’ondata di attacchi terroristici in Russia, poco tempo dopo la caduta di due aerei di linea Tupolev, di cui le autorità incolparono i terroristi ceceni. Però, citando il fatto che i resti degli aerei vennero trovati sparsi su vaste aree, i media indipendenti russi accusarono Vladimir Putin di avere ordinato l’abbattimendo degli aerei in un grezzo piano “false flag” per assicurarsi una vittoria elettorale per il presidente ceceno pro-Cremlino Alu Alkhanov due giorni dopo.
Il leader separatista ceceno Aslan Maskhadov negò ogni coinvolgimento nell’abbattimento degli aerei e per l’assedio alla scuola, citando come responsabile del massacro “una terza forza che ha portato al potere il presidente Vladimir Putin”.
La palesemente dimostrabile storia del coinvolgimento di funzionari del FSB russo nell’esecuzione di attacchi terroristici, per i quali vennero poi accusati nemici politici, illustra il fatto che sarebbe folle accettare immediatamente la versione del governo per i mortali attentati di oggi a Mosca, almeno sino a che maggiori dettagli non siano confermati da fonti indipendenti.
Titolo originale: "Moscow Metro Blasts: Another FSB Inside Job? "
Fonte: http://www.prisonplanet.com
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Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ALCENERO