DI GILAD ATZMON
gilad.co.uk
Gli israeliani hanno davvero interiorizzato l’esperienza della Shoa. Proprio come aveva fatto Ivan il Terribile a Treblinka che, stando alle cronache, liberava i cani contro i propri compagni nei campi, la Guardia di Confine IDF ( Israel Defense Forces) impiega cani contro i manifestanti palestinesi e l’opposizione politica israeliana.
Ynet oggi ha riferito che le Forze di Sicurezza sono arrivate fino al villaggio di Dir Nizam accompagnate da unità cinofile della Guardia di Confine.” Ci hanno dato la caccia con cani feroci”, ha riferito uno dei manifestanti.
I funzionari di sicurezza di Israele sostengono che la nuova tattica ha contribuito a localizzare e bloccare i lanciatori di pietre: “I cani ci aiutano ad arrestare le persone senza far loro del male. Non sono cani d’attacco – sono cani di pattugliamento allenati ad usare il loro olfatto e la vista per condurre brevi inseguimenti, bloccando i sospetti a terra fino all’arrivo dei soldati”.
Come al solito, il funzionario israeliano sta mentendo. Guardate questo video e giudicate voi stessi.
L’unità cinofila della guardia di confine include un ridotto numero di cani da combattimento e pastori belga malinois, che vengono acquistati in Europa e affrontano un lungo periodo di addestramento insieme ad un funzionario assegnato. Alla fine Israele chiede di diventare un qualificato membro dell’ Unione Europea. Forse usare cani europei è in effetti la strada giusta secondo gli israeliani.
Un manifestante ha detto a Ynet: “ L’IDF vuole addestrare i cani contro di noi, questo ci ricorda i tempi oscuri della storia del popolo ebraico”. Io potrei anche menzionare che niente è così remotamente crudele e feroce nella storia ebraica come l’attuale barbarie di Israele dal momento che la brutalità dello stato ebraico è un affare collettivo. È commessa da un esercito popolare in nome del popolo ebraico.
Gilad Atzmon
Fonte: http://www.gilad.co.uk
Link: http://www.gilad.co.uk/writings/dogs-for-jews-by-gilad-atzmon.html
16.05.2010
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di RENATO MONTINI