Le scie di vapore creano nuvole che possono bloccare in maniera considerevole la luce solare, afferma l’articolo del daily mail – vi sembra normale?
Qui di seguito trovate la traduzione dell’articolo Attack of the vapours – how jet trails block out the sunshine, scritto da Oliver Tree e pubblicato il 28 Giugno 2010 sull’edizione on line del daily mail. In tale articolo troviamo alcune affermazioni a dir poco incredibili, ed altre invece assolutamente veritiere, ma che sono in netto contrasto con quanto affermato dagli "scienziati ed esperti" italiani che negano l’esistenza delle scie chimiche.
Innanzitutto viene affermata una cosa assolutamente reale, e di per sé tremenda, ovvero che le scie degli aerei sono così numerose e così persistenti nei nostri cieli che bloccano la radiazione solare in maniera molto considerevole, fino a coprire "un valore sconcertante di 20.000 miglia quadrate del cielo – ovvero un quinto circa dell’estensione del territorio della Gran Bretagna".
Non ci credete? O pensate che il problema riguardi solo la Gran Bretagna e non l’Inghilterra? Guardate attentamente il cielo ogni 10 o 20 minuti per vedere quanto la radiazione è offuscata in certi giorni dalle scie degli aerei, che persistono nel cielo e dopo ore spesso assumono la configurazione di qualcosa che assomiglia in effetti a dei cirri, ma che cirri non sono (quelle scie le si vede passare alla quota dei cumuli e degli stratocumuli, intorno ai 2 km di altezza, non alla quota dei cirri, che sono nubi alte, e questa è una palese inesattezza dell’articolo, vedi sotto la foto di un aereo la cui scia entra ed esce più volte dalla base di una formazione di stratocumuli, cliccare per ingrandire).
Scia che attraversa la base degli stratocumuli – intorno ai 2 km di altezza (o anche meno)
Detto questo, o si reputa l’autore dell’articolo un buon comico, che descrive follie fantascientifiche, o si osserva il cielo e si controlla. E se il controllo ci fa comprendere che l’autore dell’articolo ha ragione (d’altronde la foto di apertura dell’articolo parla chiaro), se è vero che le scie degli aerei oscurano sempre di più il cielo ci si dovrebbe chiedere: come mai le associazioni ambientaliste non denunciano un simile scempio? Come mai non insorgono per denunciare il fatto che le piante, gli uomini e gli animali sono privati della benefica radiazione solare a causa delle presenza di queste maledette scie che trasformano le giornate di cielo azzurro in giornate di cielo biancastro?
E se veramente il traffico civile fosse da solo portatore di una simile mole di sostanze inquinanti sopra la nostra testa (a fianco del vapore acqueo nel processo di combustione si originano anche una lunga serie di prodotti tossici, tanto che un aereo inquina più di un centinaio di autovetture) tutti i movimenti, i partiti, le associazioni ambientaliste, dovrebbero richiedere una moratoria ai voli civili per impedire al nostro pianeta rimanere soffocato ed asfissiato.
Il primo grosso problema che pone la lettura di questo articolo è quindi che l’autore porge al lettore questa orrenda realtà con dei toni persino scherzosi e non fa cenno alcuno a movimenti di opinione, partiti, associazioni ambientaliste, associazioni dei coltivatori, che si mostrano proccupati del fenomeno. Se il fenomeno è reale (e lo è, guardate il cielo con costanza per qualche settimana, anche all’alba se potete, e guardatelo spostandovi in diversi paesi della vostra regione per rendervi conto che è praticamente onnipresente) il silenzio di tutta questa gente suono molto come una cospirazione, una cospirazione per coprire qualcosa di ben più tremendo che un crescente inquinamento dell’aria dovuto al trasporto aereo.
Il secondo è che gli "esperti" italiani rilasciano affermazioni che sono totalmente differenti, oserei dire opposte, vedi quanto scrive il meteorologo Pierluigi Randi sul sito meteoromagna.com:
“L’unico ‘pericolo’ tra virgolette rappresentato dalle contrails è riassumibile in due voci: – lieve schermatura della luce solare a svantaggio del calore respinto. – difficoltà nella navigazione aerea a vista.”
e ancora:
“Tuttavia va considerata l’esiguità delle contrails rispetto all’enorme spazio del cielo.”
Insomma questi "esperti" che vogliono farci credere che sia normale vedere scie persistenti nei nostri cieli, non ne vogliono sapere di mettersi d’accordo tra di loro.
E qui notiamo bene che
1) la contraddizione tra chi parla di "esiguità delle contrails rispetto all’enorme spazio del cielo" e chi afferma che "un quinto del cielo di una grande nazione viene coperto da "nuvole" orginate dalle scie" è macroscopica.
2) non si può addurre a scusante della contraddizione macroscopica l’aumento del traffico aereo visto che i due articoli sono stati scritti a breve distanza l’uno dall’altro (al massimo 7 anni, periodo di tempo nel corso del quale il traffico aereo ha subito un aumento di circa il 20% secondo il sito assoaeroporti, e se qualcuno avesse dubbio sulla datazione basta controllare che in quell’articolo del sito meteoromagna vengono riproposte foto tratte dal famoso power point "alza la testa" realizzato dal sito sciechimiche.org nei primi anni del 2000).
Dal momento che nessuno ha mai assistito 7 anni fa (e men che mai 10, 15 o 20 anni fa) ad uno scempio del genere, dal momento che in nessun testo scolastico nè in alcun romanzo contemporaneo sono segnalate le scie degli aerei come apportatrici di "velature" che coprono fino ad un sesto del territorio di una nazione (aggiungendo ad un sesto il 20% di un sesto si ottiene esattamente un quinto), chiunque abbia si prenda la briga di controllare e di fare due conti capisce che l’autore di questo articolo del daily mail mente spudoratamente, e mente per coprire la terribile realtà che quelle scie sono assolutamente anomale, che non derivano dagli scarichi dei motori ma che corrispondono alla diffusione intenzionale nell’aria che respiriamo di sostanze chimiche oltremodo tossiche per tutti gli esseri viventi: sono scie chimiche.
Per altro che nessuno esulti per il ridotto irraggiamento causato da queste scie sperando che ci difenda da un (ipotetico) riscaldamento globale, dal momento che un altro sito che nega l’esistenza delle scie chimiche e che chiama "contrails" (scie di condensa) quelle strisce nel cielo afferma che l’effetto complessivo di tali "velature" è riscaldante (http://www.co2offsetresearch.org/aviation/Contrails.html) citando a conferma persino uno studio comparso su un rivista ufficiale di meteorologia.
Qui sotto la traduzione dell’articolo con alcune note di commento tra parentesi quadre ed alcuni link di approfondimento.
L’attacco dei vapori – come le scie dei jet bloccano la luce solare
Se state per prendere un volo che vi porti a fare una vacanza esotica quest’estate, dedicate un pensiero per le persone che vi lasciate dietro.
Perché sembra che coloro che vanno alla ricerca del sole siano responsabili del fatto che gli altri languiscano sotto cieli grigi – grazie alle emissioni dei motori degli aerei.
Queste scie di vapore creano nuvole che, affermano gli esperti, possono bloccare la luce del sole in maniera molto considerevole. Questa è la ragione per la quale i nostri cieli apparivano inusualmente blu quando il vulcano islandese Eyjafjallajokull stava eruttando [perché non la racconti tutta?], e tutti i voli sopra la Gran Bretagna erano stati bloccati.
Il fenomeno avviene quando un aeroplano vola oltre i 9.000 metri [25.000 piedi nell’originale – N.d.T.], dove la temperatura dell’aria è circa -30°C. Ciò causa la cristallizazzione del vapore acqueo emesso dai motori e la formazione delle familiari tracce bianche attraverso il cielo, note come scie di condensa.
Esse possono durare poco. Ma se c’è già una significativa quantità di umidità nell’atmosfera esse possono persistere per ore [non diciamo bestialità, contraddette per altro dalle leggi della fisica], dal momento che il vapore acqueo in eccesso emesso dai motori viene immesso nell’aria sorpassando il suo punto di saturazione.
Tutto ciò funziona da catalizzatore per velocizzare il naturale processo di formazione delle nuvole. Nuvole denominate cirri – le formazioni nuvolose a forma di ciuffo che si vedono a grandi altitudini – iniziando a formarsi intorno alle scie di condensa [chi osserva con attenzione il cielo nota invece che sono le stesse scie – chimiche – a trasformarsi dopo ore assumendo la forma di pseudo-cirri, ma siccome sono poche le persone che hanno la voglia, la costanza, e la determinazione di osservare il cielo in continuazione, certa gente si permette di scrivere le cose più assurde].
Gli scienziati affermano che queste [formazioni nuvolose] crescono fino a diventare dei sottili strati nuvolosi e possono coprire fino ad un valore sconcertante di 20.000 miglia quadrate del cielo – ovvero un quinto circa dell’estensione del territorio della Gran Bretagna.
Il livello di umidità nell’aria a quote elevate non è correlato alle condizioni del tempo a livello del suolo, e questo è il motivo per il quale potete vedere scie di condensa in un giorno senza nuvole.
Il professor Keith Shine dell’Università di Reading, un esperto di nuvole, ha detto che quelle formate dagli scarichi di un aereo potrebbero persistere ‘per ore’, privando del sole estivo quelle aree che si trovano al di sotto di corridoi aerei trafficati, come Londra e le Contee intorno alla capitale.
‘La gente che viene dall’estero è meravigliata dal numero di scie di vapore nel cielo sopra Londra’ egli ha detto. ‘Quando l’aria è abbastanza umida, le nuvole formate dalle scie di condensa possono durare per ore.’
Gli esperti hanno detto che, come risultato, la quantità di luce solare che colpisce il suolo potrebbe essere ridotta di un ammontare pari anche al dieci per cento. Il professor Shine ha aggiunto: ‘Sopra le zone più trafficate di Londra e del sud dell’Inghilterra, queste nuvole ad alta quota potrebbero coprire il sole, trasformando giornate di sole in giornate di cielo coperto da velature sull’intera l’intera area. Mi aspetto che questi effetti peggioreranno man mano che il volume del traffico aereo aumenta.’
In uno studio del Met Office [servizio meteorologico britannico] del 2009 sugli effetti delle scie di condensa, scienziati di diverse istituzioni britanniche hanno utilizzato un satellite meteorologico per tracciare un grande aereo militare mentre volava in tondo sopra il Mare del Nord. Il team [di scienziati] aspettava che i venti ad alta quota avrebbero disperso le sue scie di condensa senza lasciarne traccia [nell’articolo già dedicato a questo "studio" abbiamo già visto che gli aerei militari non volano a quote idonee alla formazione di scie di condensa].
Ma invece essi hanno contribuito alla formazione di nuvole che, i ricercatori scoprirono con meraviglia, sono arrivate a coprire una zona vastissima di 20.000 miglia quadrate.