di Marco Pizzuti

foto Quirinale.it

Era il discorso di fine d’anno del 31/12/1981, quando l’allora Presidente Pertini parlò agli italiani della P2. I più ingenui lo interpretarono come un coraggioso atto d’accusa contro una grave minaccia per la democrazia ma in realtà lo scopo ultimo del monologo era esattamente l’opposto, ovvero rassicurare gli italiani della lealtà delle istituzioni verso il popolo. Come? esattamente come fece la Commissione Anselmi, scaricando tutte le colpe su una specifica parte della massoneria al fine di proclamare l’assoluta onestà degli altri membri della secolare filantropica confraternita. Insomma, come dire: "Continuate a fidarvi di noi, abbiamo preso la mela marcia e adesso il cesto delle mele è sano!" .

La P2 una volta smascherata fu usata come capro espiatorio mediatico per dare una "ripulita" alla pubblica immagine della massoneria, dei servizi segreti, della politica e dello stato. In realtà però tutto continuò esattamente come prima e di fatto oggi gli uomini della P2 (Silvio Berlusconi & co.) dirigono il paese con scorte, salari e privilegi pagati dai contribuenti. Il suo leader storico Licio Gelli infatti venne rimesso in libertà attraverso la farsa di una estradizione organizzata da Ginevra con cui divenne tecnicamente impossibile per la magistratura italiana processare il venerabile per i reati di strage e terrorismo. Reati per i quali la Svizzera, ovvero la patria dei banchieri per eccellenza, non volle "stranamente" concedere l’estradizione.

La favola dei servizi segreti "deviati", della massoneria "deviata" e dei pezzi delle istituzioni "deviati" ci viene raccontata sempre ed esclusivamente solo per sostenere l’integrità sostanziale di questi "eccellenti" organismi.  Basta però avere un po’ di vera memoria storica (non quella faziosa e parziale che fanno vedere in televisione) per verificare che tutto il programma delle P2 è oggi completamente realizzato. I suoi umili servi infatti sono stati debitamente ricompensati con successo, denaro e le massime posizione di potere…Chi c’è allora dietro la massoneria? Chi è così potente da essere al di sopra dello stato? Chi può godere di ogni genere di copertura internazionale e dei servizi segreti? Chi può garantire qualsiasi ricompensa ai suoi affiliati? Forse i poteri forti che si ingrassano clandestinamente con il signoraggio mentre le nazioni affogano nel debito?

Estratto dello storico discorso di Pertini:

…VI E’ POI, SI E’ AGGIUNTA A TUTTE QUESTE PREOCCUPAZIONI, ITALIANE E ITALIANI, LA QUESTIONE DELLA P2.
MI SI INTENDA BENE PERCHE’ NON VOGLIO CHE ANCORA UNA VOLTA IL MIO PENSIERO SIA TRAVISATO.
QUANDO IO PARLO DELLA P2 NON INTENDO COINVOLGERE LA MASSONERIA PROPRIAMENTE DETTA, CON LA SUA TRADIZIONE STORICA.
PER ME ALMENO, UNA COSA E’ LA MASSONERIA, CHE NON E’ IN DISCUSSIONE, UN’ ALTRA COSA E’ LA P2, QUESTA P2 CHE HA TURBATO, INQUINATO LA NOSTRA VITA.
I GIURISTI STANNO DISCUTENDO SE LA P2 CADA O NON CADA SOTTO IL CODICE PENALE, SE E’ UN’ ASSOCIAZIONE A DELINQUERE.
SONO COSE CHE A ME NON INTERESSANO PER IL MOMENTO.
IO GUARDO AD UN ALTRO CODICE, CHE E’ IL CODICE MORALE, IL CODICE MORALE CHE OGNI UOMO, SPECIALMENTE OGNI UOMO POLITICO, DOVREBBE PORTARE SCRITTO NELLA SUA COSCIENZA.
EBBENE, LA P2 CADE SOTTO QUESTO CODICE MORALE. VI E’ UN PROVERBIO CHE SI USA DIRE: CHE LA MOGLIE DI CESARE NON DEVE ESSERE SOSPETTATA.
MA PRIMA DI TUTTO E’ CESARE CHE NON DEVE ESSERE SOSPETTATO .
ED ALLORA OGNI SOSPETTO DEVONO ALLONTANARE DALLA LORO PERSONA GLI UOMINI POLITICI, NON POSSONO RIMANERE, NON PUO’ RIMANERE AL SUO POSTO CHI E’ STATO INDIZIATO IN QUESTA TRAPPOLA DELLA P2.
LA P2 SI PREFIGGEVA DI COMPIERE ATTI CONTRO LA COSTITUZIONE, CONTRO LA DEMOCRAZIA E CONTRO LA REPUBBLICA.
E QUINDI COLORO CHE FACEVANO PARTE DELLA P2 DOVRANNO RISPONDERNE PRIMA DI TUTTO DINANZI ALLA LORO COSCIENZA, DINANZI AI LORO PARTITI E, SOPRATTUTTO, DINANZI AL PARLAMENTO.
NON VI PUO’ ESSERE IN QUESTO CASO ALCUNA COMPRENSIONE ED ALCUNA SOLIDARIETA’ .
E RIPETO QUELLO CHE HO DETTO ALTRE VOLTE: QUI LE SOLIDARIETA’ PERSONALI, LE SOLIDARIETA’ DI PARTITO, DIVENTANO COMPLICITA’ .

Testo Completo ed Originale dal sito del Quirinale

VideoMessagio del Presidente Sandro Pertini 31/12/81