DI J.J. GOLDBERG

The Forward
Information Clearing House

 

 

 

 

 

 

 

Il massacro in Norvegia ha scatenato una sporca guerra di parole su Internet in Israele sul significato dell’evento e sulle implicazioni per Israele. E voglio dire veramente sporca: giudicando dalle sezioni dei commenti sui principali siti web ebraici, le questioni più dibattute era se i norvegesi si meritassero comprensione dagli israeliani per l’approccio a favore della Palestina di questa nazione, se il killer meritasse comprensione vista la sua dichiarata intenzione di combattere l’estremismo islamico , forse ironicamente, se porre l’attenzione sul fatto che tutto questo fosse anti-israeliano o antisemita.
Il dibattito sembra aver avuto luogo quasi interamente sui siti web di lingua ebraica. C’è un po’ di bile che esce anche dal Jerusalem Post in lingua inglese (ad esempio, ci sono una manciata di commenti del tipo “ora anche loro sanno cosa vuol dire” successivi a questo articolo del Post dove si parla dell’offerta ufficiale di Israele di aiuti e del rammarico per l’accaduto). Nei siti ebraici, comunque, vengono completamente mollate le redini. Ho tradotto qua sotto alcuni dei “botta e risposta” dai siti web Ynet e Maariv, per darvi un assaggio.

Il dibattito è salito di intensità il sabato dopo la pubblicazione su Ynet (solo in ebraico) di un articolo di commento da parte di Ziv Lenchner, un artista di sinistra che vive a Tel Aviv, uno della grande scuderia bipartisan dei giornalisti di questo sito. È chiamato “Ballare la Hora sul sangue dei norvegesi”. In questo articolo egli sostiene che le sezioni dei commenti sui notiziari web sono un ottimo barometro del sentire comune (una premessa discutibile) e la risposta più votata è stata quella di una schadenfreude, il piacere per il dolore dei norvegesi. Come mostrerò qui sotto, quel giudizio sembra abbastanza corretto.

Lenchner ha proseguito accusando il governo Netanyahu di attizzare un “costante clima di odio contro di noi”. In un passo successivo, afferma che un governo può riuscire ad aggravare un sentire, ma non lo può creare di sana pianta. Gli israeliani sono spaventati e arrabbiati per tutta una serie di ragioni da ben prima che questo governo sia salito in carica due anni e mezzo fa. Il governo non sta facendo granché per disperdere questo clima, ma non può essere incolpato per averlo creato. Alla fine, Lenchner afferma, su basi solide, che l’umore vendicativo riversato sul web è immorale e non ebraico, citando l’intimazione biblica, “Non gioire della caduta del tuo nemico”.

Il suo articolo ha avuto centinaia di risposte, molte più di quelle date per gli articoli di cui si è lamentato. Cadono tutte in quattro categorie fondamentali in proporzioni quasi uguali: 1) Alé, i norvegesi se la sono meritata; 2) Quello che è successo è orribile, ma forse ora capiranno contro chi stiamo combattendo; 3) Quello che è successo è orribile e le feste che ci sono qui sono sconvolgenti; 4) Questo articolo è pieno di bugie, Ziv Lenchner ha inventato la cosa della schadenfreude perché è un bugiardo di sinistra che vuole di struggere Israele.

Va notato che il sabato, a un certo punto, alcuni lettori hanno trovato dei link ai siti d’informazione norvegesi dove venivano mostrati alcuni dei ragazzi al campeggio, il luogo della sparatoria, che il giorno o due giorni prima stavano mostrando degli striscioni a favore del boicottaggio a Israele. Questi link sono stati postati (qui e qui) e l’atmosfera si è fetta subito più pesante, e la comprensione per le vittime è subito decaduta.

Lo sfondo di tutto questo, come riportato da un articolo, è stato fornito dal fatto che il ministro degli Esteri norvegese, Jonas Gahr Store, aveva visitato il campeggio di mercoledì, due giorni prima della sparatoria, come fa ogni anno (era un campeggiatore quando era un bambino) e che aveva parlato al gruppo. Gli era stato chiesto dagli auditori qualcosa sulla sovranità palestinese e aveva detto che la Norvegia si stava muovendo a favore della richiesta dei palestinesi alle Nazioni Unite, ma che non avrebbe riconosciuto lo stato palestinese prima di questo. Gli era anche stato chiesto del boicottaggio a Israele. Aveva risposto che era una cattiva idea e che avrebbe reso il conflitto ancora peggiore invece di portare la pace. A un certo punto durante il giorno, alcuni dei campeggiatori avevano preso gli striscioni che appaiono nelle foto. I lettori israeliani hanno così concluso che le foto dimostravano che il programma del campeggio fosse anti-israeliano e che per questo poteva essere attaccato.

Qui ci sono alcuni dei commenti all’articolo di Lenchner:

15. Almog, Beer Sheva: Se la sono meritata, punto. Il tuo articolo non ha senso. Tutti quelli che non hanno pietà verso di noi, non c’è alcuna ragione per cui debba provare pietà!!!! Lasciamoli continuare a rispettare e onorare i musulmani.

16. Gidon: Non ho mai sentito alcun sostegno dalla Norvegia in tutti questi anni quando ci sono stati attacchi terroristici in Israele dall’altro lato della barricata, e tu persona corrotta, fagli capire che il terrore non serve a niente, tu ebreo moralista

54. Roi, Bet Shemesh: Ziv Lenchner, sei di sinistra!! Se non lo avessi capito, sei di sinistra come tutti quelli nei media!!! Basta con le prediche della sinistra!!! Non c’è da sbagliarsi che la Norvegia è sempre stata contro lo stato di Israele, non da ora, e sempre lo sarà!! Non siamo a favore dell’attacco, ma diciamo che forse capiranno meglio dopo quello che gli è successo che è completamente legittimo!!!

103. Yossi, il nord: Oslo … Può darsi che a Oslo impareranno che non sono immuni, e che sentiranno quelli che tanti israeliani hanno provato e alcuni di loro non possono provare più niente per le attività degli israeliani e dei norvegesi a Oslo.

104. Ilan, sulla lapidazione dei gay [sic]: Anti-ebrei? Hai mai sentito di “occhio per occhio, dente per dente”? Improvvisamente ci sono un po’ di ragazzotti che se ne sono usciti e ci dicono di aver “inventato” una nuova Torah! Prima che per la morale, la Torah è serve prima di tutto per la sopravvivenza e per la distruzione dei nemici! Canto il Signore perché ha mirabilmente trionfato, ha scagliato il cavallo e il cavaliere nel mare [Esodo 17:21, dopo l’annegamento dell’esercito del Faraone]

303. Effie: Non provo alcuna pena!!!! Tutti quelli che non provano dolore per il mio popolo non dovrebbe chiedere comprensione per il suo.

392. Noi siamo più fortunati: Basta con la demagogia! I norvegesi e gli europei in genere sono ultra-antisemiti. E se cento persone sono morte, ce ne sono altri sette miliardi nel mondo. Non provo pietà per loro, sono i miei nemici, odiano Israele e hanno avuto quello che si meritano!!!

393. Il mondo danza sul sangue degli ebrei. L’Europa è la stessa Europa e forse ancora più antisemita. L’assassino ha ragione!!! L’Europa è sconfitta, i norvegesi stanno diventando una minoranza.

458. Mi dispiace molto: Con tutto il dovuto rammarico, stavano esponendo uno striscione sull’isola il giorno prima che incitava al boicottaggio contro di noi. Quindi non mi sento di avere alcuna comprensione. Mi dispiace. Se non mi credete, ecco il link a questa simpatica foto:

Quando venerdì è apparso il primo notiziario su Ynet, sul sito web Yediot Ahronot – quello con più traffico in Israele – i commenti erano schierati, a occhio, 3 a 1 o 4 a 1 a favore dell’ostilità nei confronti della comprensione. La conta dei morti a quel momento era a 11 e si pensava che gli attentatori fossero estremisti islamici. Ecco una serie di commenti esemplari:

181. Noam: Ha Ha Ha! Europei, questo è il vostro “liberalismo”

240. D.A.: I criminali di Oslo sono stati consegnati alla giustizia??

242. Sognatore Radicale: Che cuociano nel loro brodo.

243. Solo una persona: Pronto recupero per i feriti e condoglianze alle famiglie.

260. Shai, Tel Aviv: Rendete la Norvegia agli Arabi! Basta con l’occupazione della Norvegia!

268. Shimon: Buone notizie per Shabbat. Così potranno iniziare a usare le maniere forti.

285. Nir, Hasela Ha’adom: Consentitemi solo alcuni momenti di piacere.

315. Moshe, Haifa: Mi dispiace, non me ne frega niente. Dal mio punto di vista, lasciamoli affogare nel suo sangue.

Ynetnews, il sito web in inglese, ha pubblicato una traduzione in inglese della storia. I commenti erano molto più moderati: quasi nessuno ha manifestato un piacere categorico, e c’è un certo bilanciamento tra la comprensione e il sarcasmo.

Quando sabato è uscita la notizia che l’assassino non era un musulmano ma un nazionalista norvegese di destra infuriato con il multiculturalismo, il liberalismo e la tolleranza per l’Islam, il tone si è arroventato. Improvvisamente c’è stata una sequela di commenti secondo cui il killer aveva ragione e le vittime se lo erano meritato. Qui c’è la notizia di Maariv sul manifesto di 1.500 pagine dell’attentatore, che incitava una rivolta di tutta l’ Europa per “rivendicare” il continente (qui, per i lettori in lingua inglese, c’è il report della NPR dello stesso documento). I lettori di Maariv si sono accalcati nei commenti.

1. Y.: La cosa migliore per venirne fuori è che la Norvegia venga divisa.

12. Gandi: Il ragazzo voleva mandare un messaggio. Estremo, certo, ma non capiscono nient’altro.

13. Yossi: Per il commentatore no. 1: sei mentalmente instabile. Come puoi riuscire a vedere qualcosa di buono dall’assassinio depravato di ragazzi e ragazze; pensaci per un minuto (se ne sei capace) se ci fossero stati i tuoi parenti.

A Yossi il moralista: Prossimamente per tutti i norvegesi. E tutti gli Europei.

Y.: I miei parenti non sono musulmani. È l’ora che l’Europa sistemi la cosa con questi Arabi. Dal mio punto di vista potrebbero benissimo ammazzarne un milione, se volessero.

AA: Voi di sinistra dovreste essere eliminati. E avverrà presto. Quando il castello di carte economico verrà giù, di sinistra non vi rimarrà neanche una scarpa (diversamente dall’ultima volta)…

18. Anti-Sinistra: Naturalmente condanno questo terribile assassinio, ma in un senso più allargato aveva ragione!

19. Ron: Un combattente per la libertà per una Norvegia ripulita dagli stranieri …!!! Ma questa volta non sarà facile per voi […] i musulmani non sono ebrei, che vanno volentieri a morire!

Orribile ma vero, i musulmani vi insegneranno un bel po’ di lezioni. Non se ne andranno come pecore di fronte al massacro, ma oggi non lo faremmo neanche noi!

Ci siamo fatti pisciare addosso.

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Fonte: http://www.informationclearinghouse.info/article28698.htm

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE