di
Tom Bosco
Anche se ci vorranno giorni, se non settimane, per riuscire a mettere insieme fatti e informazioni in modo coerente e ricostruire uno scenario plausibile sui tragici fatti che stanno accadendo in India proprio in queste ore, ho notato la frenesia con cui i media si sono gettati a recitare il mantra di “al Qaeda” e ad evocare un “11 settembre indiano” le cui conseguenze sono al momento imprevedibili. D’altra parte, ricorderete che da molte parti in queste settimane era stato evocato un imminente attacco terroristico: ad esempio, fonti dell’intelligence israeliano hanno rivelato che nel corso dell’incontro dei G20 a Washington i capi di stato europei e russo erano stati informati di un probabile attacco di al-Qaeda in tempi brevi. Lo stesso Obama e il suo staff erano stati messi sull’avviso della possibilità di un attentato contro bersagli chiave in Europa, Nord Africa o Medio Oriente. L’evento veniva definito “più catastrofico dell’11 settembre”.
Sono pronto a scommettere che man mano che si chiariranno molti dettagli e collegamenti, salterà fuori che questa sofisticata e sanguinosissima operazione criminale è stata organizzata e manovrata dai servizi segreti di uno o più paesi che al momento non voglio nominare, ma che potete benissimo immaginare da soli semplicemente basandovi sui precedenti e sul “modus operandi”. Devo comunque riconoscere una sinistra genialità nello schema che abbiamo di fronte: non solo si è riusciti a spostare geopoliticamente il fulcro della crisi dal Medio Oriente all’area indo-pakistana, ma in questo momento anche la gravissima crisi economica mondiale passa in secondo piano. Ed è proprio dal campo dell’economia che giungono segnali tutt’altro che rassicuranti, in particolar modo per gli USA: a titolo di esempio, il “guru” finanziario elvetico Marc Faber non solo pronostica grandi turbolenze nei mercati azionari, ma anche la bancarotta dello stato federale statunitense, con tutte le conseguenze del caso. I cinesi, d’altro canto, pare stiano valutando l’acquisto in blocco della General Motors e della Chrysler, almeno stando a quanto afferma un articolo pubblicato da una delle più autorevoli riviste finanziarie della Cina, il Century Business Herald, il quale illustra anche quali enormi benefici ricaverebbe l’industria automobilistica cinese grazie alla penetrazione nel mercato globale con una serie di marchi affermati e all’accesso a tecnologia estera. Oltretutto, con la montagna di riserve in dollari che si ritrovano, per i cinesi qualche centinaio di miliardi per l’acquisto sono poco più che spiccioli…
A sottolineare quanto sia profonda la crisi, i concessionari Dodge dell’area di Chicago adesso offrono a chi acquista un veicolo nuovo un secondo veicolo per un dollaro. E sentite questa: nella zona di Denver, a Weld, una famiglia di contadini aveva invitato la popolazione a raccogliere e portarsi via le loro eccedenze agricole; patate, carote, porri… Be’, si sono presentati in più di 40.000! E non vi sto a raccontare le storie dei furti di tacchini per il giorno del Ringraziamento…
Scene come queste non fanno presagire nulla di buono, così come le circa 500.000 “bare” in plastica, atte a contenere due o tre cadaveri ognuna, ammassate in speciali “campi” gestiti dalla FEMA (l’agenzia federale per la gestione delle emergenze) intorno ad Atlanta, in Georgia.
Qualcuno le mette in relazione coi campi di concentramento già pronti per l’imminente instaurazione della legge marziale, in seguito a una crisi economica senza precedenti.
Certo, fa accapponare la pelle osservare le carte per un gioco sviluppato da un tale Steve Jackson nel 1990 e pubblicato nel 1995 col titolo “Illuminati-The New World Order”. Le due carte che seguono, ad esempio, sono assai “illuminanti” (!) e quanto mai profetiche rispetto al periodo che stiamo vivendo:
Ma ancor più profetiche sono senz’altro queste, pensando agli eventi dell’11 settembre 2001 e al fatto che queste immagini sono state concepite e realizzate nel 1995!
Per concludere con una nota più positiva, l’astrofisico David Sibeck del Goddard Space Flight Center ha recentemente rivelato ad un convegno tenutosi ad Huntsville, in Alabama, USA, l’esistenza di un “portale magnetico” che collega periodicamente e direttamente la Terra al Sole, attraverso il quale scorrono grandi quantitativi di particelle ad alta energia.
Denominato FTE, ovvero Evento di Trasferimento di Flusso, si verifica periodicamente ogni otto minuti per tempi assai brevi ma è molto potente e dinamico, e si suppone si suddivida in due modalità: “attiva” o “passiva”. Tutto bellissimo, ma non è forse esattamente il concetto divulgato disperatamente per decenni dal geniale, bistrattato e compianto PierLuigi Ighina?
Fonte: www.nexusedizioni.it