Dietro Grillo c’è la Casaleggio Associati ma i grillini sono una genuina espressione del dissenso contro l’attuale sistema partitocratico clientelare e lobbystico… e se passa il concetto di democrazia diretta di cui lo stesso Beppe si è fatto portavoce, il movimento dei "5 pentalfa" (questo simbolo mi ricorda qualcosa) potrebbe scappare di mano a qualsiasi tentativo di controllo di vertice finendo per rappresentare davvero i cittadini contro le lobby….con la democrazia rappresentativa i leader politici possono promettere il paradiso e realizzare l’inferno come hanno sempre fatto ma con la democrazia diretta (o partecipata) no! La ragione è semplice, è il popolo che decide ma se non è così vuol dire che non è democrazia diretta. Con la vittoria di Parma Grillo ha l’occasione di dimostrare di che pasta è fatto veramente il suo movimento. Non resta quindi che attendere per vedere cosa deciderà di fare…

 

 

 

segue l’articolo del Corriere della Sera…

 

 

Pizzarotti e Grillo

 

 

 

 

 

 

Lite su un candidato dg. Che attacca Casaleggio. Parma a 5 stelle – Le cinque puntate e il film integrale

Pizzarotti e Grillo

PARMA – Altro che luna di miele, qui si rischia una partenza al fiele. Si increspano le acque attorno a Federico Pizzarotti, che, ancor prima di insediarsi sulla poltrona di primo cittadino di Parma, si ritrova invischiato in un’insidiosa polemica con i vertici del Movimento: il profeta Beppe Grillo e il suo braccio destro, eminenza grigia del grillismo e gran regista della comunicazione in rete, Gianroberto Casaleggio. Il bubbone scoppia all’improvviso, ma la pentola bolliva da mesi. Lo scontro, che nello specifico riguarda la persona a cui affidare il ruolo di direttore generale del Comune di Parma, è in realtà uno spaccato dei nodi irrisolti di un movimento stretto tra una leadership carismatica e l’esigenza d’autonomia di una struttura orizzontale basata sulla partecipazione. Una forbice che i successi elettorali e le responsabilità di governo tendono ad allargare.

Tutto parte dalla figura di Valentino Tavolazzi, 62 anni, uno dei motori di M5S a Ferrara, consigliere comunale. Qualche mese fa Grillo l’ha espulso dal Movimento con l’accusa (dall’interessato smentita) di aver organizzato a Rimini un meeting che puntava a rifondare il soggetto grillino, ridimensionando il ruolo dello stesso fondatore. Una scomunica accolta con irritazione da una parte dei 5 stelle dell’Emilia Romagna, dove Tavolazzi gode di numerosi estimatori, a partire dai consiglieri regionali Giovanni Favia e Andrea De Franceschi. Ieri, spiazzando tutti, Grillo ha pubblicato sul suo blog una sorta di avviso pubblico di selezione, «per trovare una persona con esperienza per la carica a Parma di direttore generale: incensurato e non legato ai partiti». Una mossa da molti non condivisa, dato che la scelta del dg di un Comune rientra tra le prerogative del sindaco. Ma passi. Grillo si è poi scagliato contro Tavolazzi: «Ho saputo solo ieri dell’autocandidatura di Tavolazzi…. leggi l’articolo