DI
DEBORA BILLI
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Monti vuol fermare il calcio, dimenticando l’ordine pubblico. Non vuole dare soldi pubblici alle squadre continuando a foraggiare le banche, proprietarie di squadre. Che razza di intreccio è mai questo?
E’ solo per la triste concomitanza con il terremoto in Emilia che l’Italia tutta non è in rivolta contro il Presidente del Consiglio, che ha appena affermato:
Forse ci vorrebbe uno stop al calcio di due o tre anni. Trovo inammissibile, e me ne sono occupato anche quando svolgevo il ruolo di commissario europeo, che vengano usati soldi pubblici per ripianare i debiti delle società di calcio.
E’ la seconda volta che Monti si occupa di sport, dopo il sensatissimo stop all’ipotesi "Olimpiadi di Roma", e anche lì avevo avuto da ridire ahem.
La sua è una clamorosa presa di posizione, che non ha precedenti nella storia politica italiana. E mostra anche l’inesperienza di Monti proprio nel campo "populista" tanto caro ai politici italiani. In Italia, caro Monti, i politici fanno a gara a farsi vedere in prima fila negli stadi, a tifare per squadre del cuore vere o fasulle, a districarsi nei derby quando sono sindaci, persino a discettare di calcio nelle più seguite trasmissioni televisive. Il calcio porta voti.
Non solo: qualcuno al Ministero dell’Interno starà in queste ore spiegando molto bene al Premier, che si trova a governare in un momento storico ad alto rischio rivolte, che molti cittadini privati del calcio "per due o tre anni" potrebbero rivolgere la propria attenzione ai problemi concreti del Paese e decidere di trascorrere il weekend a fare casino in piazza invece che negli stadi. E’ una vecchia, vecchissima storia, il calcio oppio dei popoli eccetera.
E’ vero altresì che Monti si indigna giustamente per i soldi pubblici usati per ripianare i debiti delle società di calcio, ma non pare indignarsi tanto per i soldi pubblici usati per i debiti che affogano le banche. Se poi pensiamo che ci sono squadre di calcio di proprietà delle banche (come la Roma, che è di Unicredit), ci accorgiamo che il demenziale intreccio va molto al di là delle azzardate affermazioni del Premier. Le quali quindi, per fortuna vostra e della tifoseria tutta, non avranno alcun seguito. (foto:infophoto)
Debora Billi
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